lunedì 19 novembre 2012

Thanksgiving dinner - per cosa ringraziate quest'anno?

Quest'anno è stato bellissimo. Impegnatissimo, citando grandi autori definiamolo pure matto e disperatissimo. Pieno di belle cose, brutte cose, incontri con bella gente, e brutta gente, belle cene e brutte occasioni.
Ho conosciuto produttori appassionati, capaci di insegnarti di più in un'ora di quanto ognuno di noi possa imparare in giorni di scuola. 
Giornaliste in erba con l'amore per il cibo, tanta intelligenza da vendere e un fidanzato che è riuscito persino a farmi ballare.
Foodblogger/comunicatrici di grande talento, accompagnate da mariti tecnologici altrettanto talentuosi.
Fashion girls creative con vagonate di idee ed entusiasmo, e wine lover adorabili anche da sobri.
Quelli che sono ovunque, e non si perderebbero nemmeno una prima comunione se ne potessero spremere un po' di visibilità.
Giovani imprenditrici della pasta da zucchero, che con impegno e senso degli affari si sono affermate nel difficile mondo del business.
MammeBlogger fighissime, con bambini fighissimi e idee fighissime.
Writers creative, eccezionali fotografe e creatrici di taccuini meravigliosi.
Maghe del knitting che sono riuscite ad insegnarmi a creare una collana di lana con le dita.
Quelli che finisce l'evento e ne hanno già scritto.
Giovani libere professioniste della comunicazione, diventate amiche che hanno creato occasioni per fare qualcosa insieme.
Blogger anziani, come da loro stessi definiti, senza i quali gli eventi food non sarebbero la stessa cosa.
Giovani foodies di discreto talento, che architettano piani e strategie che manco la CIA.
Mogli di chef, mamme di piccoli chef, amiche, vere. Blogger che si muovono a stormi e si comprano a pacchetti.
Cuoche dilettanti di enorme capacità, che non sfigurano nemmeno dietro ai fornelli di una cucina professionale.
Foodblogger uomini, specie rara, amanti delle verdure e degli speed date, ma anche paladini del fashion food con un'inventiva e un senso estetico invidiabili.
Giovani imprenditori con le mani infarinate, adorabili protagonisti delle nostre migliori colazioni.
Direttori di albergo milanesi amanti dei piatti verdi, che ci accolgono a braccia aperte ogni volta nel loro ristorante, sopportando il caos che soltanto noi possiamo creare.
Amici che per hobby recensiscono colazioni, con uno dei blog più belli mai visti.
Coppie di foodies/tech/web liberi professionisti, viaggiatori instancabili, food stylist commoventi a loro insaputa, custodi della ricetta della torta con nocciole più buona della terra.
Strani componenti di gruppi di ascolto di programmi televisivi, che più che ascoltare scrivono, e più che scrivere twittano.
Quelli che per fare una foto passerebbero sul cadavere dell'80% circa dei propri parenti.
Account di agenzie di comunicazione che si fanno più di 200km in auto sfidando tonsillite e diluvio per salvarti dallo sciopero selvaggio dei treni.
Foodblogger, organizzatrici di eventi satellitari, caporedattrici di magazine on line, instancabili e vulcaniche; con le quali magari si è cominciato con il piede sbagliato diventato in fretta il piede giusto.
Scrittrici meravigliose, malcapitate acquirenti di 4 finocchi per 6 euro, trasferite altrove e di cui sentiamo tanto la mancanza qui nella città meneghina.
Quelli che in tasca hanno sempre la verità, e non mancano mai occasione di ricordartelo, mai.
Community manager di community vere, dove la gente si incontra veramente e discute veramente lontana dallo schermo di un pc.
Gatte morte a caccia di distrazioni e fidanzati.
Mamme romane fuggite in isole lontane, con figlie e storie di cui non posso fare a meno e con cui non sono ancora riuscita a cenare.
Nuove amiche personal social chef, progetti in progress e intesa a profusione.
Amiche reali portate in scenari virtuali, nei quali si sono perse e dai quali non torneranno. 
Quelli che della partecipazione o mancata tale ad un evento ne fanno una questione di vita o di morte, della serie io me lo meritavo di più.
Per tutte queste e tante altre persone io voglio ringraziare quest'anno, per tutte queste occasioni che hanno arricchito la mia vita e le mie serate, che mi hanno fatto imparare tanto dal meglio e dal peggio. Che mi hanno fatto tanto ridere, arrabbiare, innervosire e gioire.
Porterò tutte queste persone con me in qualche modo stasera da California Bakery, in occasione della Thanksgiving Dinner, che ho vinto grazie al contest degli IgersMilano raccontato attraverso l'hashtag #thanksgivingcb. Le mie foto del ringraziamento sono queste. Due aspetti diversi della mia vita, per i quali quest'anno voglio ringraziare. Ringrazio anche California Bakery e gli IgersMilano per questo regalo, e per aver pensato anche a chi è meno fortunato di noi devolvendo il ricavato di ogni coperto all'associazione Cena dell'Amicizia Onlus.
E voi, per cosa volete dire "Grazie"?

3 commenti:

  1. io ringrazio te ;)) stranemente (e non so perche') mi sono ritrovato in un paio di definizioni ;P

    RispondiElimina
  2. Grazie a te! Hai perfettamente ragione su tutto.. E coglierò l'occasione per ritagliarmi un momento per pensare chi e cosa ringraziare. Buona serata e in bocca al lupo! :))

    RispondiElimina
  3. grazie, compagna di mille merende! è bello essere pensati da te!

    RispondiElimina

Cosa ne pensate voi?